Caduto
nell'adempimento del Dovere
Ascari Ignoti |
Polizia dell'Africa Italiana |
PAI |
Raggruppamento Bande
Polizia dell’Africa Italiana |
6 e 7 Novembre 1940 |
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I Caduti che oggi Ricordiamo
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Morirono tra il 6 ed il 7 Novembre nel corso della battaglia di monte Tandellai, in Sudan., combattendo contro le truppe anglo-indiane. Nell’autunno del 1940 le truppe italiane che nel luglio precedente avevano strappato ai britannici la città sudanese di Kassala, crearono un presidio militare a nord della città per proteggere le posizioni italiane. Il presidio militare, attestato in una località nota come Tamiam, nei pressi dei monti Sciusceib e Tandellai venne però subito sottoposto a una serie di attacchi da parte delle truppe britanniche che resero necessario il continuo rifornimento di Tamiam con delle carovane di cammelli. Il 5 novembre ad essere incaricato della scorta alla carovana fu il 2° Gruppo Bande della P.A.I, comandato dal capitano della P.A.I. Walter Cerrini, dal tenente della P.A.I. Giacometti e dal maresciallo De Angelis e composto da 330 ascari di Polizia eritrei. Nonostante le perplessità del comando del Raggruppamento Bande P.A.I. sull’assenza di precise informazioni in merito alla presenza di truppe nemiche nel settore e sul debole appoggio da parte delle unità del Regio Esercito schierate nella zona, il 2° Gruppo Bande si mosse insieme alla carovana dei rifornimenti nella tarda serata del 5 novembre. Intorno alla mezzanotte del 6, mentre stava attraversando la stretta gola tra i monti Sciusceib e Tandellai, l’unità cadde in un’imboscata tesa loro dalle truppe anglo indiane. Nel violento combattimento che ne seguì solo il maresciallo De Angelis riuscì a ripiegare con relativamente pochi caduti e parte della carovana, mentre il capitano Walter Cerrini vi riuscì solo dopo l’inutile tentativo di sfondare il blocco nemico e dopo aspri combattimenti costati la vita a decine di altri ascari. Il tenente Giacometti, alla testa di circa duecento ascari della PAI, attestatosi alle pendici del monte Tandellai, resistette agli assalti nemici per buona parte della giornata del 6 novembre, sino a che non venne costretto ad arrendersi insieme a ottanta ascari superstiti. Nonostante ciò gruppi isolati di ascari di Polizia continuarono a combattere sino all’ultimo uomo sulle pendici del Tandellai sino alla mattinata del giorno successivo, 7 novembre. Le perdite subite dal 2° Gruppo Bande della Polizia dell’Africa Italiana nel corso della battaglia raggiunsero la cifra di centocinquanta morti (l’ identità dei quali è al momento ignota) e di un numero imprecisato di feriti e prigionieri. A tutt’oggi si tratta della più grave perdita di vite umane subite dalla Polizia italiana e con ogni probabilità dalle stesse Forze dell’Ordine italiane dal 1860 ad oggi.
L'immagine ritrae il medagliere del Generale Walter Cerrini che con il grado di Capitano della PAI guidò il II Bande nella battaglia di monte Tandellai - Si ringrazia per la foto il sig. Generale Vincenzo Ruggieri
Nelle due foto il Maggiore Pai Costantino Cecaro, vicecomandante del Raggruppamento Bande PAI dell'Eritrea, in uniforme del Regio Corpo Truppe Coloniali del Regio Esercito, insieme a due ascari libici. Zliten, Libia, 1936 . Si ringrazia il nipote, Carlo
Cecaro, per la
Fonti ed opere consultate: “La Polizia dell’Africa Italiana” di Piero Crociani, edito a cura dell’Ufficio Storico della Polizia di Stato, Roma 2009 (completa in appendice del rapporto sulla battaglia di monte Tandellai e della gola della morte, opera della quale chi scrive è completamente debitore) “Le Operazioni in Africa Orientale” di Alberto Rovighi, edito a cura dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, Roma 1995 “I Corpi Armati con funzioni civili” , parte IV dedicata alla P.A.I. di Edoardo Mezza, edito a cura del Ministero degli Affari Esteri, Roma 1962 |
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