Caduto nell'adempimento del Dovere

Angotti Carlo Alberto

Commissario Capo

di Pubblica Sicurezza

Questura di Torino

7 Febbraio 1969

50 Anni


 

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I Caduti che oggi Ricordiamo

 

Morì il 7 Febbraio, stroncato da un infarto, mentre cercava di parlamentare con due studenti che insieme a centinaia di altri compagni di scuola volevano tentare l’ occupazione di un istituto scolastico a Torino.

Intorno alle 9 del mattino circa 500 studenti dell’Istituto Professionale Statale “Birago” , con sede in Corso Novara 65 a Torino si rifiutarono di entrare in aula e si ammassarono sul marciapiedi iniziando una manifestazione di protesta. Il preside, temendo una occupazione della scuola chiese l’intervento della Polizia.

Dal commissariato “Barriera di Milano” giunse il Commissario Capo Angotti, insieme ad alcuni agenti che bloccarono gli ingressi dell’istituto per impedirne l’occupazione. Alcuni studenti irati cercarono di forzare i blocchi e di entrare ugualmente e altri tirarono dei sassi contro la scuola, distruggendo alcune vetrate. Il commissario Angotti individuò due studenti come i capi della manifestazione ed iniziò a parlamentare con loro, per evitare la degenerazione della protesta. Durante la discussione, definita” molto accesa” dalle cronache dell’epoca,  il commissario Angotti fu visto impallidire e  portarsi le mani al petto e quindi accasciarsi al suolo. Venne immediatamente soccorso da un maresciallo il quale  lo caricò a bordo di un automezzo della Polizia che lo portò in ospedale, ma qui il funzionario morì pochi minuti dopo il suo arrivo.

Il commissario capo Carlo Alberto Angotti era entrato in Polizia nel 1946 prestando servizio presso la Questura di Novara sino al 1965, anno in cui era divenuto dirigente del Commissariato torinese di San Secondo e poi del Commissariato Barriera di Milano.

Nel giugno 1968 durante degli scontri dinanzi alla Prefettura di Torino era stato colpito da un corpo contundente allo stomaco, venendo ricoverato in ospedale per settanta giorni.

Carlo Alberto Angotti lasciò la moglie e due figli, di 4 anni e 17 mesi.

Fonte : Corriere della Sera del 8 Febbraio 1969

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