Caduto nell'adempimento del Dovere

Corazza Fortunato

Agente

della Polizia Civile dellaVenezia Giulia

Stazione di Polizia di Cormons (Go)

10 Ottobre 1946

32 Anni


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I Caduti che oggi Ricordiamo

Morì la sera del 10 Ottobre in seguito alle ferite subite in un agguato avvenuto nei pressi della località di Spessa di Capriva del Friuli (GO). 

L’agente Fortunato Corazza stava facendo rientro a casa con la propria bicicletta al termine del proprio servizio quando, giunto nei pressi del ponte sul fiume Versa venne raggiunto da un altro ciclista il quale, estratta una pistola,  esplose un colpo d’arma da fuoco a bruciapelo alle spalle del poliziotto, ferendolo mortalmente. Il ciclista si diede alla fuga, mentre l’agente Corazza veniva soccorso da alcuni soldati americani di passaggio i quali lo caricarono a bordo di una jeep, trasportandolo verso l’ospedale di Cormons. L’agente Corazza morì prima di raggiungerlo. 

La Polizia Civile di Cormons e le autorità militari di occupazione britanniche arrestarono quella sera stessa quattro persone ritenendole coinvolte nel delitto. I parenti degli arrestati circondarono la Stazione di Polizia di Cormons, minacciando di assaltarla per liberare i prigionieri. La situazione si fece così tesa da costringere gli agenti a sparare in aria per disperdere la folla. Dieci persone vennero arrestate per resistenza a pubblico ufficiale. 

Secondo quanto appreso nel Dopoguerra dal figlio del Caduto, il vero obiettivo dell’agguato non sarebbe dovuto essere l’agente Corazza quanto un altro agente della Polizia Civile il quale avrebbe dovuto fare la stessa strada insieme al collega, ma che però era stato trattenuto a Cormons da motivi personali.

L’agente Fortunato Corazza, prima di arruolarsi nella Polizia Civile della Venezia Giulia, aveva prestato servizio nel Regio Esercito Italiano, prima come soldato e poi come sottufficiale di artiglieria combattendo in Spagna durante la guerra civile e in Jugoslavia ed in Russia nel corso della Seconda Guerra Mondiale raggiungendo il grado di sergente maggiore e riportando tre onorificenze al valor militare italiane, tra le quali la Medaglia di Bronzo, ed una decorazione spagnola.

Fortunato Corazza lasciò la moglie e due figli in tenera età.

 

Fonte:”il Giornale Alleato” del 12 e 13 Ottobre 1946, conversazione con il signor Gianni Corazza, figlio del Caduto, che si ringrazia per la cortese concessione della fotografia del padre.

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