Caduto nell'adempimento del Dovere

Candrilli Manlio

Questore di Seconda Classe della RSI

- Polizia Repubblicana -

Questura di Brescia

1 Settembre 1945

52 Anni


 


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Riabilitazione postuma
(di Gianmarco Calore)

 

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I Caduti che oggi Ricordiamo

Venne fucilato il 1° Settembre presso il poligono di Mompiano (BS) a seguito di condanna per crimini di guerra emessa dalla Corte Straordinaria di Assise di Brescia.

La figura del questore Candrilli ha costituito un autentico rompicapo per la redazione di Cadutipolizia. Inizialmente ritenuto non censibile a causa del suo presunto e storiograficamente univoco coinvolgimento in crimini di guerra, collaborazionismo con i nazisti e deportazione di ebrei nei campi di sterminio, si evidenzia  invece una sentenza di amnistia della Corte di Cassazione emessa in suo favore il 27 novembre 1959 e il cui testo viene di seguito riportato:

“E' stata annullata la sentenza emessa in data 13 giugno 1945 dalla Corte Straordinaria d'Assise di Brescia sul punto dell'affermata responsabilità dell'ufficiale per i fatti di omicidio e sevizie efferate, per non averli commessi. Il Supremo Collegio ha dichiarato di riflesso estinto, ai sensi dell'art. 3 del D.P. 22.06.1946 n° 4, per effetto di amnistia, il delitto di collaborazionismo militare, per cui ebbe a seguire la condanna. E' stato annullato il D.P. 22.03.1956 con il quale l'ufficiale incorse nella perdita del grado per condanna a decorrere dal 06.07.1945 nonché nella degradazione ai sensi dell'art. 28 C.P.M.P. (D.P. 15 marzo 1961 in C.P. Registrato alla Corte dei Conti il 06.06.1961, reg. 60, f. 20). Assolto post mortem dalla Corte di Cassazione il 27 novembre 1959”.

Il questore Candrilli, originario di Villarosa (EN), già laureato in Legge fu nominato questore di Brescia il 13 novembre 1943. Fascista della prima ora, percorse all'interno del Partito l'intera scala gerarchica fino al ruolo di Ispettore. La sua carriera militare lo aveva portato a ricoprire il grado di Maggiore collocato in pensione per ferite di guerra causate in combattimento in Somalia e che gli avevano fatto guadagnare numerose benemerenze tra cui la Medaglia di Bronzo al V.M. e la Croce di Guerra al V.M.. Fu impegnato in numerose campagne militari sia nella Prima Guerra Mondiale (campagna italo-austriaca), sia nella Seconda Guerra Mondiale (campagna libica e campagna somala). Alla luce della sentenza di riabilitazione sopra riportata, l'esecuzione del questore Candrilli è da ritenersi effettuata a mero titolo di rappresaglia.

Al momento della sua morte lasciò la moglie Carla Guarnaschelli e il figlio Giancarlo, all'epoca adolescente.

 

Fonte: si ringrazia sentitamente il Sostituto Commissario Flavio Dalla Libera per il materale gentilmente messo a disposizione e per l'indispensabile ausilio nel corso delle ricerche.

 

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