Caduto nell'adempimento del Dovere

Giuffrida Salvatore

Guardia

PAI Polizia Africa Italiana

Battaglione PAI Luigi Amedeo di Savoia
- Addis Abeba -Etiopia

24 Gennaio 1939

26 Anni


Redazione
Chi Siamo
Collabora
Contatti
Articoli
Rubriche
Links
Guestbook
Forum
Cerca

Indietro

Homepage

I Caduti che oggi Ricordiamo

Morì il 24 Gennaio all’ospedale militare di Addis Abeba in seguito alle ferite in un incidente motociclistico avvenuto in servizio.

La guardia Salvatore Giuffrida, in servizio presso la divisione Viabilità del Battaglione Luigi Amedeo di Savoia, ad Addis Abeba, stava accompagnando a bordo della propria motocicletta di servizio un collega verso un vicino accampamento di operai italiani,quando all’incrocio tra le allora Via Harar e Piazza Italia un autocarro tagliò la strada alla motocicletta della PAI costringendo l’agente Giuffrida a sterzare improvvisamente per evitare un impatto, ma trovando sulla propria corsia un autocarro in panne, fermo al margine della strada. Nello scontro entrambi gli agenti rimasero feriti, ma l’agente Giuffrida morì dopo tre ore di agonia presso l’Ospedale Militare Vittorio Emanuele III, nel quale era ricoverato. 

La Polizia dell’Africa Italiana (PAI) nacque il 14 Dicembre 1936 poco dopo la conquista dell’Etiopia e la fondazione dell’Impero, allo scopo di creare una forza di Polizia per i domini coloniali italiani. Strutturata su sette Questure ed altrettanti battaglioni ( quattro in Etiopia e una ciascuna in Eritrea Libia e Somalia) e una scuola Allievi a Tivoli (Roma) la PAI raggiunse le colonie a partire dal febbraio 1938.

Il corpo ( a ordinamento militare) era formato da ufficiali, sottufficiali e agenti italiani e da sottufficiali e agenti africani ( i cosiddetti “ascari di Polizia”), quasi tutti reduci delle campagne coloniali. Molti africani, inquadrati da ufficiali e sottufficiali italiani, formarono le Bande Ascari di Polizia, incaricate della sicurezza nelle zone più impervie dell’Impero.

Dal momento della dichiarazione di guerra gli agenti della PAI, metropolitani e coloniali, furono impegnati nei combattimenti sia nell’Impero che in Libia, perdendo in battaglia centinaia di uomini.

Sino al 14 Dicembre 1942 la PAI aveva perso 105 Agenti italiani. Si ignorano le perdite degli ascari di Polizia, sia libici che etiopici, somali ed eritrei, ma certo superarono di molto le centinaia di vittime, considerando che nel periodo immediatamente prebellico prestavano servizio 4414 ascari originari dell’Africa Orientale e 732 guardie libiche.

Rimasti nell’Impero anche dopo la vittoria britannica, in Eritrea gli agenti della PAI vennero riuniti con i Carabinieri nella “Eritrea Police Force”. La Questura dell’Asmara, capitale dell’Eritrea, rimase affidata alla PAI, trasformata nel Gruppo Autonomo Guardie di Pubblica Sicurezza dell’Eritrea  e sul posto vi rimasero oltre un centinaio tra ufficiali,sottufficiali e guardie, compresi numerosi ascari di Polizia, i quali combatterono contro il brigantaggio diffuso nella ormai ex colonia. Fu solo il 15 Settembre 1952 che il Corpo venne sciolto.

Molti ex ascari di Polizia, con l’indipendenza,  confluirono nelle Polizie di Etiopia, Somalia e Libia.

La Polizia dell’Africa Italiana venne definitivamente sciolta il 15 Febbraio 1945 e oltre due terzi dei suoi membri confluirono nel Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza.

Fonte: “PAI- POLIZIA DELL’AFRICA ITALIANA” di Raffaele Girlando, Italia Editrice 1996 - Si ringrazia l’Ispettore Capo Luigi Menna per la cortese consulenza

Tutti i dati contenuti all'interno di questo sito sono di libera consultazione e citazione è comunque Obbligatoria la menzione della fonte in caso di utilizzo


www.cadutipolizia.it