Caduto nell'adempimento del Dovere

Devita Teodoro

Guardia

Regie Guardie

13^ Compagnia Guardie Regie di Trieste

1 Aprile  1921

28 Anni


 

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I Caduti che oggi Ricordiamo

Morì il 1 aprile, avvelenato da una perdita di gas di illuminazione sviluppatasi nel dormitorio delle guardie regie all’interno della Posta Centrale di Trieste.

La guardia regia Teodoro De Vita, insieme ai colleghi Giuseppe Triarico e Rosario Floridia, si era ritirato a riposare nei propri alloggi,  dopo avere prestato servizio di guardia durante la prima parte della notte presso le Poste di Trieste ed in attesa di montare nuovamente di turno in mattinata.

Intorno alle ore 9,30 del mattino la  guardia regia Giuseppe Vodo, anch’egli smontante dal turno di notte si recò nel dormitorio degli agenti per svegliare i tre colleghi, ma questi non si svegliarono, nonostante i forti richiami dell’agente Vodo il quale, preoccupato dalla mancanza di risposta da parte dei colleghi entrò nella stanza e, fatti pochi passi all’interno il giovane poliziotto avvertì un forte malessere. Prima di crollare al suolo esanime l’agente Vodo comprese che il malore era dovuto ai gas di illuminazione fuoriusciti da una lampada posta al centro della stanza e che avevano saturato il locale. A fatica l’agente Vodo riuscì a guadagnare l’esterno ed a dare l’allarme.

I soccorsi alle vittime furono immediati e gli agenti Triarico, De Vita e Floridia vennero portati presso l’ospedale civico di Trieste, dove la guardia Triarico morì alle 20,30 senza avere ripreso conoscenza mentre l’agente De Vita morì il giorno successivo.

La guardia regia Floridia, nonostante le gravi condizioni, riuscì a sopravvivere.

Come venne in seguito accertato, con ogni probabilità la tragedia era dovuta ad una causa banale in quanto uno dei tre giovani agenti, prima di mettersi a riposare, non aveva chiuso perfettamente la chiavetta dell’erogatore della lampada a gas della stanza.

 

Fonte: quotidiano “il Piccolo” del 1° e del 2 aprile 1921

 

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