Caduto nell'adempimento del Dovere

Rubini Arcangelo

Guardia

di Pubblica Sicurezza

Delegazione (Oggi Questura) di Parma

16 Febbraio 1863*

26 Anni


* N.B. . Il Ministero degli Interni riporta la data del 1862. Abbiamo deciso di privilegiare la data riportata dagli studi storici sulla vicenda.

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I Caduti che oggi Ricordiamo

Fu ucciso il 16 Febbraio a Bogolese di Sorbolo (PR) nel corso di un conflitto a fuoco con una banda di briganti che aveva assaltato un mulino. Nel corso della stessa sparatoria rimase mortalmente ferita anche la guardia Luigi Oppici, deceduta il 21 Febbraio.

Tra il 1858 ed il 1863 una banda di briganti terrorizzava le campagne del Parmense, rendendosi responsabile di numerosi delitti. Nei primi giorni di febbraio del 1863 un informatore avvisò la Delegazione di P.S. di Parma che il 16 i banditi avrebbero rapinato un mulino di Bogolese di Sorbolo. Il Delegato di P.S. Fortunato Pino decise di organizzare una trappola per catturare i malviventi. 

Intorno alle 19,30 del 16 Febbraio i briganti, alcuni dei quali travestiti con uniformi simili a quelle dei Carabinieri, si presentarono all’ingresso del mulino di Bogolese, asserendo di essere militari dell’Arma alla ricerca di disertori latitanti. Quando il mugnaio aprì la porta dell’edificio, i briganti estrassero le armi e fecero irruzione all’interno, minacciando il proprietario, i suoi familiari e un garzone. Il Delegato Pino decise di fare scattare la trappola e diede il segnale di intervento (un colpo di pistola esploso in aria)  ai propri uomini che uscirono allo scoperto ed intimarono la resa ai criminali i quali però reagirono aprendo il fuoco contro gli agenti. Nel corso della violenta sparatoria, durata almeno un quarto d’ora, la guardia Arcangelo Rubini venne uccisa sul colpo da almeno un proiettile di carabina che dopo avergli trapassato la spalla destra lo raggiunse al polmone destro. Rimasero colpiti altri quattro agenti, uno dei quali, Luigi Oppici morì il 21 Febbraio per le ferite subite.

Arcangelo Rubini lasciò la giovane moglie.

Due dei briganti vennero feriti nel conflitto a fuoco e catturati, insieme alla maggior parte dei complici. In pochi giorni la banda fu completamente stroncata dalla Polizia.

Quasi tutti i briganti responsabili della sparatoria di Bogolese e di altri delitti vennero condannati a morte, ma nessuno di loro fu mai giustiziato poiché per la maggior parte morirono in carcere prima dell’esecuzione. L’ultimo superstite del conflitto a fuoco, la cui condanna a morte era stata convertita nei lavori forzati a vita, morì nel 1911 all’età di 80 anni.

Fonte: “la Buja d’Bogles” di Daniele Fava, 2005 Edizioni PPS. Si ringraziano  l’Autore e il signor Michele Csermely per la cortese collaborazione.

 

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