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Consigli di Lettura
Storica La Polizia a Cavallo
L’idea è di Luigi Menna, Ispettore Capo alla Questura di Pordenone, apprezzato uniformologo e collezionista di cimeli e uniformi della Polizia italiana, e collaboratore dell’Ufficio Storico: “La Polizia a cavallo. La storia, gli ordinamento, le uniformi”.
Corredata da numerose e precise tavole uniformologiche a tempera del Dr. Giorgio Cantelli – che collabora da anni con gli Uffici Storici delle Forze Armate - la pubblicazione documenta i principali aspetti storici dei cavalieri di Polizia che, da quasi un secolo e mezzo, “affiancano” il “personale appiedato”.
L’opera è fondamentale per chi vuole conoscere anche nel dettaglio l’evoluzione storica della Polizia ed in particolare di quello che, nato nella seconda metà dell’Ottocento come un nuovo Corpo di P.S. per le campagne siciliane, ora esprime un’Unità Speciale della Polizia. Unico nel contenuto e gradevole nella lettura, il primo impegno editoriale di Luigi Menna merita di essere letto, anzi riletto perché aiuta a formare quel bagaglio di conoscenze che l’Amministrazione dovrebbe infondere ai suoi uomini e di cui ne avvertiamo la mancanza. Infatti, il “vestire il Dovere”, comporta indossare l’uniforme che, come tale, è ricca di storia, valori e tradizioni, e formula un’immagine nella società. E la Polizia a cavallo, lontana dall’essere solo uno sbiadito retaggio dell’Ottocento, è la prima “alfiere” dell’immagine della Polizia, oltre ad un valido strumento operativo per determinati contesti ambientali (parchi, zone rurali…). Validi motivi per conoscerla!
Vi preannuncio inoltre che per il 2009 l’Ufficio Storico ha in programma di proporre: “La Polizia dell’Africa Italiana – 1936/1945”; “Mezzi della Polizia Italiana dal 1945 ad oggi”; “Maurizio Giglio “Cervo. Un eroe italiano”; Armando Spatafora. Un poliziotto con la Ferrari”; “In nome della legge. Tracce satiriche della Polizia italiana tra ottocento e novecento”. I volumi delineano una serie di impegni storico-culturali tesi a creare un tessuto di conoscenze che meritano il sostegno di tutti coloro che sono coinvolti in questo processo, in primo luogo il lettore. Perché il naturale destinatario del libro, il poliziotto, non è solo un cliente/acquirente dell’opera, ma un testimone direttamente chiamato a conservare la ultracentenaria tradizione della Polizia. Vale a dire: vestire l’uniforme della Polizia comporta il anche il dovere del singolo appartenente di preservare le radici dell’Istituzione. Infine, vi do una “dritta”: se – come sono certo avverrà – questa opera risulterà interessante, l’Ufficio Storico sarà ulteriormente stimolato nel proporvi nuove interessanti pubblicazioni.
“La Polizia a cavallo. La storia, gli ordinamento, le
uniformi”,
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