Martiri della Resistenza 

Ex Questura di Fiume

 

....a perenne ricordo di chi ha dato la vita per rispettare quella altrui 

3 Maggio 1945

 

AMATO Giuseppe

Commissario Capo di Pubblica Sicurezza

 BURICCHI Gino

Brigadiere di Pubblica Sicurezza

DI LORENZO Costantino

Guardia Scelta di Pubblica Sicurezza

 ATZORRI Francesco

Guardia di Pubblica Sicurezza

 AVALLONE Raffaele

Guardia di Pubblica Sicurezza

 AZZARO Salvatore

Guardia di Pubblica Sicurezza

 BARTOLOMEO Salvatore

Guardia di Pubblica Sicurezza

 BLANCHET Gennaro

Guardia di Pubblica Sicurezza

 BOLOGNINI Dino

Guardia di Pubblica Sicurezza

 BUFALINI Augusto

Guardia di Pubblica Sicurezza

 CARBO Giuseppe

Guardia di Pubblica Sicurezza

 CASTRIOTA Cosimo

Guardia di Pubblica Sicurezza

 CHIARELLI Aurelio

Guardia di Pubblica Sicurezza

 CIPOLLA Salvatore

Guardia di Pubblica Sicurezza

 CIRILLO Guglielmo

Guardia di Pubblica Sicurezza

 CONIGLIO Filippo

Guardia di Pubblica Sicurezza

 CORBO Bruno

Guardia di Pubblica Sicurezza

 CORBO Giuseppe

Guardia di Pubblica Sicurezza

 COZZELLI Luigi

Guardia di Pubblica Sicurezza

 DE BENEDETTO Ernesto

Guardia di Pubblica Sicurezza

 DELLE FONTANE Giuseppe

Guardia di Pubblica Sicurezza

 DESCOVICH Lorenzo

Guardia di Pubblica Sicurezza

 DIGIACOMO Salvatore

Guardia di Pubblica Sicurezza

 FERRARA Giovanni

Guardia di Pubblica Sicurezza

 FIORENTINI Antonio

Guardia di Pubblica Sicurezza

 FRONGIA Giuseppe

Guardia di Pubblica Sicurezza

 GANZARDI Ettore

Guardia di Pubblica Sicurezza

 GASPARINI Albino(30 anni)

Guardia di Pubblica Sicurezza

 GIGANTE Vincenzo

Guardia di Pubblica Sicurezza

 GROSSETTI Domenico

Guardia di Pubblica Sicurezza

 INNOCENTI Giuseppe

Guardia di Pubblica Sicurezza

 LARUCCIA Vito

Guardia di Pubblica Sicurezza

 LAZZARIN Angelo

Guardia di Pubblica Sicurezza

 MANNO Barnaba

Guardia di Pubblica Sicurezza

 MARSALA Gaetano

Guardia di Pubblica Sicurezza

 MURGOLO Giuseppe

Guardia di Pubblica Sicurezza

 NESTI Giovanni

Guardia di Pubblica Sicurezza

 NICOLETTI Tullio

Guardia di Pubblica Sicurezza

 NICOTRA Mario

Guardia di Pubblica Sicurezza

 PANATTONI Secondo

Guardia di Pubblica Sicurezza

 PIRRELLO Antonino

Guardia di Pubblica Sicurezza

 PIUSSI Edoardo

Guardia di Pubblica Sicurezza

 PUTIGNANO Elio

Guardia di Pubblica Sicurezza

 RANNI Antonio

Guardia di Pubblica Sicurezza

 RICCIO Aquinto

Guardia di Pubblica Sicurezza

 ROMAGNOLO Fernando

Guardia di Pubblica Sicurezza

 ROSATI Filippo

Guardia di Pubblica Sicurezza

 SALVATORE Antonio

Guardia di Pubblica Sicurezza

 SANTAMARIA Nicola

Guardia di Pubblica Sicurezza

 SCAFETTA Luigi

Guardia di Pubblica Sicurezza

 SFORZA Giovanbattista

Guardia di Pubblica Sicurezza

 SPERDUTI Francesco

Guardia di Pubblica Sicurezza

 TAMANTINI Fabio

Guardia di Pubblica Sicurezza

 VERDUCCI Vincenzo

Guardia di Pubblica Sicurezza

 ZITO Mario

Guardia di Pubblica Sicurezza

 

 

Vennero arrestati il 3 Maggio dagli agenti dell’O.Z.N.A., il servizio segreto jugoslavo, al momento dell’ingresso dei partigiani titoisti nella città, allora capoluogo della provincia del Quarnaro.

I partigiani jugoslavi catturarono gli agenti quando questi si presentarono in servizio nella stessa Questura, in Piazza Roma a Fiume,  oppure li arrestarono nelle loro abitazioni e subito li trasferirono immediatamente fuori città.

La guardia scelta Di Lorenzo, già autista del Questore di Fiume dr. Palatucci, venne fucilato dagli jugoslavi il giorno successivo al loro ingresso nella città.

Circa una decina di loro, tra i quali il dott. Amato vennero fucilati il 16 Giugno nella cittadina di Grobnico, alle porte di Fiume, insieme a numerosi finanzieri e carabinieri.

Gli altri poliziotti superstiti vennero deportati in campi di prigionia all’interno della Jugoslavia, dove tutti morirono di stenti, malattie, fame e maltrattamenti.

Del  brigadiere Buricchi si ebbe notizia solo il 19 Giugno 1950 quando un comunicato del Ministero degli Esteri alla famiglia la informò che il poliziotto era stato condannato dal Tribunale Militare Jugoslavo alla " pena di morte mediante fucilazione".

La salma non venne mai riconsegnata ai familiari.

 

Molti degli agenti assassinati avevano partecipato, a rischio della loro vita, alla Resistenza, collaborando con i partigiani italiani e salvando ebrei e oppositori politici, come aveva fatto il questore Giovanni Palatucci, arrestato dai nazisti e morto in prigionia nel campo di concentramento di Dachau       ( e con il quale molti degli agenti avevano collaborato) , ma questo non contò per gli assassini dell’O.Z.N.A..

I funzionari, i sottufficiali e gli agenti della Questura di Fiume, insieme ai colleghi dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, vennero considerati ( come erano) rappresentanti dell’Italia, al di là delle ideologie, e come tali uccisi, senza alcun processo degno di questo nome.

 

Un processo tentato dalla Procura di Roma contro alcuni responsabili dei massacri delle foibe è terminato con un nulla di fatto. Gli assassini, ormai molto anziani, sono di fatto  liberi cittadini in Croazia e Slovenia.

 

 

Fonte: “Infoibati” di Guido Rumici, ed Mursia

“Pola- Istria- Fiume 1943-1945” di Gaetano La Perna, ed. Mursia

 


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